Nella domenica di San Juan, si potrebbe essere più contenti rispetto al Sabato, poiché Philipp è riuscito a gestire la difficoltà fisica lottando e potendo dire la sua anche sulla lunga distanza; in realtà, però, guardando la classifica, il Team Go Eleven può solamente mangiarsi le mani per l’occasione persa di terminare Best Independent per la prima volta nel 2022.
La giornata di Domenica inizia con temperature decisamente più elevate rispetto al Sabato; fin dal Warm Up la temperatura dell’asfalto sale oltre 30 gradi, cambiando ulteriormente le condizioni del tracciato. Philipp entra in pista con gomma SC0 nuova, cercando di comprendere le modifiche effettuate nella serata di ieri al fine di alleviare la perdita di forza del braccio. E’ veloce fina da subito, stampando il miglior tempo di tutto il weekend in 1.38.1, meglio anche della qualifica. Il braccio sinistro, però, accusa ancora qualche problema, tanto che preferisce risparmiare gli ultimi minuti per essere più fresco in ottica gare.
Warm Up:
P 1 J. Rea 1.37.141
P 2 A. Lowes + 0.007
P 3 T. Razgatlioglu + 0.205
…
P 12 P. Oettl + 0.963
Prima della Superpole Race Philipp ha modo di effettuare un trattamento in Clinica Mobile, così da alleviare la contrattura. La scelta della gomma ricade sulla SCQ, una scelta azzardata, ma presa di comune accordo tra squadra e pilota per cercare di essere il più aggressivi possibile. Parte deciso, ma nei primi giri perde un po’ di tempo con Laverty, scambiandosi la posizione varie volte; poi entra in lotta con Gerloff e Redding, ma purtroppo il gruppo in lotta per le prima nove è lontano e lo strappo non si può chiudere. Termina la gara quindicesimo, soffrendo nuovamente sul finale, soprattutto dal punto di vista fisico. La gomma posteriore, forse, non era la scelta migliore possibile, ma comunque un rischio che andava corso.
Superpole Race:
P 1 T. Razgatlioglu 16’19.266
P 2 A. Bautista + 0.613
P 3 J. Rea + 0.856
…
P 15 P. Oettl + 19.308
Per Gara 2 il Team Go Eleven opta la gomma posteriore più dura disponibile, di modo che Philipp possa non preoccuparsi troppo della gestione e pensare a guidare fluido, preservando e gestendo la forza nel suo braccio sinistro. In partenza si trova subito in gruppo di piloti veloci, Fores, Gerloff e Mahias; riesce a liberarsi da loro, spingendo e provando a ricucire il gap su Laverty, Best Independent rider al termine dei Gara 2. Finché la forza regge, finché il braccio sinistro gli permette di guidare bene, recupera mezzo secondo al giro sull’irlandese di BMW, poi a sette/otto giri dalla fine, cede ed è costretto a concludere la gara quattordicesimo. Di certo non il resultato sperato, ma dopo la gara di ieri, finire due gare oggi non era così scontato. Ed oggi Philipp è riuscito ad essere molto più costante sulla lunga distanza
Race 2:
P 1 A. Bautista 34’24.501
P 2 T. Razgatlioglu + 3.389
P 3 J. Rea + 9.784
…
P 14 P. Oettl + 38.422
Nella giornata di oggi il rammarico per aver mancato un’occasione importante di terminare al parco chiuso come Best Independent è quello che resta nelle menti di tutto il Team; Philipp ha dimostrato di essere veloce ed avere il ritmo, ma purtroppo quando subentrano noie fisiche si può fare poco nel corso del weekend. Ora non resta che capire il perché di questo improvviso problema al lato sinistro, cercare di risolverlo il prima possibile in vista del finale di stagione e tornare per la doppia Indonesia – Australia nelle posizioni che ci competono!
Philipp Oettl (Rider): “Complessivamente è stato un weekend complicato, ma oggi si è visto un piccolo step avanti, verso la giusta direzione. Ho lavorato con la Clinica Mobile, e mi hanno aiutato a migliorare il feeling con il mio braccio. Oggi ho potuto lottare più a lungo nelle gare. Dalla Superpole Race mi aspettavo qualcosa in più, la scelta della gomma non è stata forse la più corretta possibile, ma è stata una scelta condivisa con il Team. In Gara 2 abbiamo optato per la soluzione più dura rispetto a ieri. Ha aiutato un po’ con il feeling sulla lunga distanza, ero più costante, ed ho ridotto il gap rispetto a gara 1. Durante la gara non ho potuto spingere al massimo, ho dovuto gestirmi per arrivare fino in fondo, ma negli ultimi 5-6 giri ho faticato molto. Rispetto a Barcellona e Portimao, era un circuito su cui non avevamo testato, ma mi aspettavo qualcosa meglio. Ora abbiamo tempo di resettare tutto, e prepararci per la prossima gara in Indonesia!”
Denis Sacchetti (Team Manager):“E’ stato un week-end difficile, il problema al braccio ha sicuramente influenzato i nostri risultati, ed oggi abbiamo perso un’occasione per andare sul podio come top independent, ma dall’altro lato sono orgoglioso di Philipp. Oggi ha stretto i denti ed ha corso lottando per tutta la gara, altri piloti si sarebbero ritirati o addirittura non sarebbero nemmeno partiti. Quello che mi rende felice è l’ unione del team, il gruppo di lavoro e la motivazione che abbiamo tutti, sappiamo di essere veloci e di avere margine di miglioramento, queste cose sono importanti per arrivare dove vogliamo arrivare. Questo weekend è da dimenticare, ma sono sicuro che già dall’Indonesia potremo tornare nelle nostre posizioni!”