Continua il momento magico di Ilaria Sanguineti che dopo l’incredibile performance al Giro d’Italia donne (5 Top Ten in dieci tappe) coglie una bella vittoria a Tarzo in una gara open molto impegnativa, portando così ancora una vlta alla ribalta il marchio COMI group.
Una corsa ben controllata da tutte le ragazze della Valcar-Travel & Service che stanno vivendo un periodo di preparazione per le corse internazionali da agosto.
Sulla salita di Cà del Poggio rimangono in testa quattro atlete tra cui Ilaria Sanguineti. In discesa scatta Greta Marturano, ma quando dalle retrovie sopraggiunge parte del gruppo, si mettono in testa a tirare Silvia Persico e Chiara Consonni che chiudono il gap. Nel finale vince con autorità Ilaria Sanguineti, abile a gestirsi nei due km finali in salita e tenere sotto controllo le avversarie.
“Ci siamo presentate con la squadra di punta e volevamo vincere, perché siamo state in ritiro e ci sentiamo molto bene – racconta Ilaria Sanguineti, sempre più donna squadra della Valcar-Travel & Service – anzi, a dire il vero, qualche giorno fa in ritiro avevo detto a Silvia Persico che avrei vinto e che le avrei dedicato la vittoria, perché oggi è il suo compleanno e, fortunatamente, così è stato. Quando è scappata via Greta Marturano in discesa, non ho voluto rischiare perché aveva incominciato a piovere. Nel finale Debora Silvestri e Katia Ragusa continuavano a scattare in salita, ma ho preferito salire del mio passo confidando sul fatto che gli ultimi 500 metri spianavano e poi allo sprint sarei stata la più veloce. Così è stato, ma questo non è scontato, perché le volate dopo una salita possono sempre riservare sorprese. Ma oggi la motivazione era tanta, la condizione era buona e questa vittoria ripaga dei sacrifici fatti nell’ultimo periodo, ma soprattutto ripaga di tutto il lavoro delle mie compagne di squadra che hanno creduto in me. La dedica va a Silvia Persico per il suo compleanno e forse la dedica per questo successo va un po’ anche a Ilaria Sanguineti, perché (ride) un po’ me lo automerito.”